Il Disturbo d’Ansia Generalizzata: 5 Consigli Utili per Affrontarlo
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Il disturbo d’ansia generalizzato (DAG) è un disturbo psicologico caratterizzato da un’eccessiva e persistente ansia e preoccupazione riguardo a diversi aspetti della vita, come il lavoro, la famiglia, la salute e le situazioni quotidiane.
Le persone affette da DAG sperimentano una tensione costante, un’agitazione interna e un senso di apprensione che va al di là delle normali preoccupazioni quotidiane. Questa ansia eccessiva è difficile da controllare e può causare notevole disagio emotivo.
Come è stato già approfondito in altri articoli su questo blog, sperimentare l’ansia è una reazione psicofisiologica assolutamente normale e adattiva. Essa ci segnala la presenza di un eventuale pericolo e ci rende pronti a reagire o fuggire da esso attraverso la famosa risposta di “attacco o fuga”.
Di fronte ad un predatore non era certamente funzionale rimanere tranquilli come se nulla fosse. Il nostro corpo aveva bisogno di un segnale che ci rendesse consapevoli del pericolo. Ma quali sono i predatori che ci provocano questa attivazione al giorno d’oggi?
L’uomo moderno sperimenta ansia prima di un esame, prima di un colloquio, prima di una partita, prima di un appuntamento galante. E, da un certo punto di vista, quando quest’ansia viene gestita, può addirittura rendere più alti i livelli della prestazione (come è stato accennato quando si è parlato della curva ottimale di Yerkes-Dodson nell’articolo sull’ansia da prestazione).
Uno dei più grandi problemi della società moderna, piena di aspettative e pressioni da parte dell’ambiente che ci circonda, è proprio questa continua interpretazione della vita come prestazione. Anche gli eventi più naturali e banali sono arrivati a generare giudizi e valutazioni, da parte di sé stessi e da parte degli altri.
Nell’articolo sull’ansia sociale è stato fatto riferimento, infatti, alla stupenda opera di Jean-Paul Sartre “A porte chiuse”, in cui i personaggi, costretti a passare l’eternità fra le mura di una prigione, si rendono conto che il vero inferno sono gli altri e i loro occhi che presuppongono giudizio.
Il passo dalla frase “L’inferno sono gli altri” a quella “L’inferno siamo noi stessi” è molto breve, dal momento che molto spesso siamo proprio noi ad introiettare quegli sguardi degli altri e crearci una serie di aspettative irreali. È come se, per vedere noi stessi, indossassimo costantemente delle lenti distorte plasmate su quello che pensiamo che gli altri possano pensare su di noi.
È il grande paradosso di una società ipersocializzata. Pensiamo di avere tantissime connessioni sociali, tantissimi amici, tantissimi conoscenti, tantissimi “altri” che ci osservano, quando invece essi sono soltanto l’ennesimo riflesso attraverso cui noi ci relazioniamo con noi stessi.
Ed ecco che l’ansia non ci segnala più necessariamente una prestazione, una situazione pericolosa in cui in un certo senso dobbiamo essere performanti. Arriva e basta, senza dare spiegazioni. Ci stuzzica. Ci prende allo stomaco e ci rende il respiro faticoso. Fino alle situazioni più estreme, come nel caso del disturbo d’ansia generalizzata, in cui chi ne soffre arriva a provarla in maniera spropositata nelle situazioni di vita quotidiane più banali.
Disturbo d ‘ansia generalizzata: i sintomi
I sintomi del DAG possono manifestarsi a livello psicologico, fisico ed emotivo.
A livello psicologico, le persone con DAG sono costantemente preoccupate eccessivamente riguardo a molteplici eventi o situazioni future, immaginando scenari negativi e anticipando catastrofi che, nella maggior parte dei casi, non si verificheranno mai. Queste preoccupazioni croniche sono accompagnate da una sensazione di inquietudine, agitazione e irritabilità. La difficoltà di concentrarsi sulle attività quotidiane è un altro sintomo comune del DAG.
Dal punto di vista fisico, il Disturbo d’ansia generalizzata può causare sintomi come mal di testa, tensione muscolare, tremori, sudorazione e disturbi del sonno. Alcune persone possono avvertire una sensazione di oppressione al petto o dispnea, causata da un respiro rapido e superficiale. Questi sintomi fisici possono causare ulteriore ansia e preoccupazione, creando così un circolo vizioso.
Dal punto di vista emotivo, questa ansia persistente può essere opprimente e può portare a una serie di emozioni negative come paura, preoccupazione, tensione e nervosismo. La costante preoccupazione riguardo a situazioni e problemi di tutti i giorni può rendere difficile per le persone con il DAG rilassarsi e godersi il momento presente. La sensazione di vivere costantemente con un carico emotivo può lasciare una profonda frustrazione e un senso di sconforto.
Inoltre, il DAG può influenzare negativamente la fiducia in sé stessi e l’autostima. Le persone affette da questo disturbo possono sentirsi inadeguate e incapaci di affrontare le sfide quotidiane. L’ansia costante e le preoccupazioni eccessive possono far emergere dubbi sulle proprie capacità e indebolire la fiducia nelle proprie decisioni e azioni. Questo senso di sconforto può portare a una ridotta partecipazione alle attività sociali, lavorative e ricreative, limitando così le opportunità di vivere una vita piena e appagante.
Il disturbo d’ansia generalizzata è un disturbo cronico che può durare per mesi o anche anni, se non affrontato adeguatamente.
Di seguito viene riportato l’esempio di una paziente con questo disturbo: Maria, 35 anni. Naturalmente, è stato modificato il nome, ed e’ importante sottolineare che questo esempio rappresenta una situazione , il disturbo d’ansia generalizzata può manifestarsi in modi diversi da persona a persona.
Disturbo d’ansia generalizzata: un caso clinico
Maria è una donna di 35 anni che si è recentemente rivolta al nostro Centro a causa di una serie di preoccupazioni eccessive che la affliggono da diversi mesi. Maria è sempre stata una persona ansiosa, ma ultimamente ha notato un aumento significativo delle sue preoccupazioni che iniziano a interferire con la sua vita quotidiana.
Maria ha una lista interminabile di cose di cui si preoccupa costantemente: il suo lavoro e la paura di non essere all’altezza delle aspettative dei suoi superiori, le relazioni personali e la paura di essere giudicata o abbandonata dagli altri, la sua salute e la preoccupazione costante di avere una malattia grave non diagnosticata.
Le preoccupazioni di Maria sembrano sempre in agguato nella sua mente e le causano un senso costante di tensione e apprensione. Ha difficoltà a concentrarsi sul lavoro, si sente spesso irrequieta e ha notato un aumento della sua irritabilità nei confronti degli altri.
Maria ha anche sintomi fisici correlati all’ansia, come tensione muscolare costante, mal di testa e difficoltà a dormire. Si sveglia frequentemente nel cuore della notte, con la mente in preda alle preoccupazioni e trova difficile rilassarsi e spegnere i pensieri ansiosi.
Questi sintomi sono presenti nella vita di Maria da almeno sei mesi e iniziano a influire negativamente sul suo benessere generale e sul funzionamento quotidiano. A causa di questa crescente preoccupazione e dei sintomi associati, Maria ha deciso di cercare aiuto professionale per affrontare il suo disturbo d’ansia generalizzata.
Attualmente viene seguita per un percorso di psicoterapia da uno Psicologo del nostro Centro.
Il DAG, come si può intuire da questa descrizione, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di un individuo. Può interferire con il funzionamento sociale, lavorativo e familiare, limitando le attività quotidiane e causando isolamento sociale.
Per queste ragioni, nel caso in cui ciò accada, è davvero importante rivolgersi ad uno Psicologo Psicoterapeuta per iniziare un percorso di psicoterapia volto a affrontare questo disturbo così condizionante e tornare a vivere una vita piena e soddisfacente.
Disturbo d’ansia generalizzata: 5 consigli utili per affrontarlo
Verranno forniti cinque consigli utili, che non vanno però assolutamente presi come sostituzione all’aiuto esperto di uno Psicoterapeuta e alla complessità e alla profondità di un percorso psicoterapeutico.
Se stai soffrendo di disturbo d’ansia generalizzata (DAG), è importante che tu sappia che non sei solo o sola. Il DAG è un disturbo comune che può influenzare profondamente la tua vita quotidiana, ma ci sono molte strategie che puoi adottare per gestirlo e migliorare il tuo benessere.
- Consiglio numero 1: cerca di diventare consapevole delle tue emozioni e dei tuoi pensieri.
Uno dei consigli fondamentali per chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato (DAG) è quello di essere consapevole delle proprie emozioni e dei propri pensieri. La consapevolezza è il primo passo per comprendere l’ansia e per poter gestire efficacemente le sue manifestazioni.
Essere consapevoli delle emozioni significa riconoscere e accettare i vari stati emotivi che si manifestano nel corpo e nella mente. Questo consente di evitare una reazione impulsiva alle emozioni ansiose e di prendere invece una prospettiva più obiettiva. La consapevolezza aiuta a distinguere tra i pensieri realistici e quelli distorti, consentendo di evitare il trascinarsi in una spirale negativa di preoccupazione e ansia. Essere consapevoli dei pensieri significa osservarli senza giudizio e senza identificarsi completamente con essi.
I pensieri ansiosi possono sembrare molto reali e minacciosi, ma riconoscere che sono solo pensieri, non la realtà, è un passo importante verso il superamento dell’ansia. La pratica della consapevolezza richiede tempo ed esercizio costante. Puoi coltivarla attraverso la meditazione, la respirazione consapevole e la focalizzazione sul momento presente.
La consapevolezza ti aiuta a sviluppare una maggiore resilienza emotiva e ti dà strumenti per gestire l’ansia in modo più efficace. Ricorda che la consapevolezza non significa eliminare completamente l’ansia, ma piuttosto imparare ad accoglierla e gestirla in modo sano.
- Consiglio numero 2: pratica l’accettazione.
Un altro prezioso consiglio per chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato (DAG) è quello di praticare l’accettazione. L’accettazione implica riconoscere e accogliere le proprie emozioni e i propri pensieri senza giudicarli o cercare di eliminarli.
Spesso, l’ansia può portare a una lotta interna contro i propri sentimenti ansiosi, cercando disperatamente di sbarazzarsene. Tuttavia, questa resistenza può aumentare l’intensità e la persistenza dell’ansia stessa. Praticare l’accettazione significa accogliere l’ansia come parte integrante dell’esperienza umana e permetterle di esistere senza opporle una resistenza costante. Accettare l’ansia non significa arrendersi ad essa o lasciarla prendere il controllo. Al contrario, significa osservarla senza giudizio e con gentilezza.
L’accettazione crea uno spazio interiore in cui puoi osservare le tue emozioni e i tuoi pensieri ansiosi senza lasciarti travolgere da essi. Praticare l’accettazione richiede pazienza e consapevolezza. Puoi iniziare notando e riconoscendo le tue emozioni ansiose quando si presentano, senza cercare di reprimere o negare quello che provi.
Puoi anche osservare i tuoi pensieri ansiosi come eventi mentali temporanei, senza identificarti completamente con essi. L’accettazione non significa che devi stare inerte o rinunciare a cercare modi per gestire l’ansia. Al contrario, l’accettazione crea una base solida per sviluppare strategie e approcci più sani per affrontare l’ansia. Quando accetti e comprendi le tue emozioni ansiose, puoi iniziare a esplorare metodi di gestione dell’ansia che si adattano alle tue esigenze personali.
-Consiglio numero 3: rinuncia al controllo.
Un altro importante consiglio per chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato (DAG) è quello di imparare a rinunciare al controllo. Spesso, l’ansia è alimentata dalla paura di perdere il controllo o di affrontare situazioni incerte. Tuttavia, il tentativo di controllare ogni aspetto della propria vita può in realtà aumentare l’ansia anziché ridurla.
Rinunciare al controllo non significa abbandonarsi completamente all’incertezza, ma piuttosto accettare che alcune cose sono al di fuori della nostra influenza. È importante distinguere tra ciò che possiamo controllare e ciò che non possiamo controllare e concentrarci sulle azioni che sono nelle nostre possibilità. Quando cerchiamo di controllare tutto, ci esponiamo a una pressione eccessiva e costante che alimenta l’ansia. Imparare a lasciar andare il bisogno di controllo assoluto può portare a un senso di leggerezza e liberazione.
Si tratta di accettare che alcune situazioni sono incerte e di fidarsi del proprio processo di adattamento e di gestione delle sfide che la vita ci presenta. Rinunciare al controllo richiede fiducia in sé stessi e nel processo della vita. Puoi iniziare praticando la flessibilità mentale e l’apertura alle possibilità. Cerca di adattarti ai cambiamenti e alle situazioni impreviste senza opporre resistenza. Cerca di gestire le aspettative e accettare che le cose potrebbero non sempre andare come pianificato.
- Consiglio numero 4: focalizzati sul momento presente.
Un altro consiglio prezioso per chi soffre di disturbo d’ansia generalizzata (DAG) è quello di focalizzarsi sul momento presente. Spesso, l’ansia deriva da preoccupazioni sul futuro o dal rimuginare sul passato. La pratica della consapevolezza, come la meditazione, può aiutarti a coltivare questa focalizzazione sul presente.
La meditazione è un’ottima pratica per sviluppare la consapevolezza del momento presente. Puoi dedicare qualche minuto al giorno per sederti in silenzio, concentrarti sulla tua respirazione e osservare i pensieri e le sensazioni che si presentano senza giudicarli.
Questo ti aiuta a riconnetterti con il presente e a lasciar andare le preoccupazioni riguardo al passato o al futuro. La focalizzazione sul momento presente ti permette di essere pienamente immerso nell’esperienza attuale, senza farti travolgere dall’ansia. Puoi applicare questa focalizzazione nel tuo quotidiano, dedicando attenzione consapevole alle tue azioni e ai tuoi sensi.
Ad esempio, durante un pasto, puoi prestare attenzione al gusto e alla consistenza del cibo, senza essere distratto da pensieri ansiosi. Quando ti focalizzi sul presente, puoi apprezzare la bellezza e la pienezza del momento attuale. Puoi ridurre l’ansia concentrandoti su ciò che è tangibile e reale, anziché perderti in scenari futuri ipotetici o rimuginare sugli errori del passato. La pratica della meditazione e della consapevolezza ti aiuta a sviluppare questa abilità di focalizzarti sul momento presente e adottarla nella tua vita quotidiana.
- Consiglio numero 5: stabilisci un supporto sociale solido.
Condividere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni con gli altri può alleggerire il peso dell’ansia. Parla con amici fidati o familiari di quanto stai affrontando. Avere un supporto sociale solido è fondamentale per affrontare l’ansia e il DAG. I tuoi amici e familiari possono offrirti sostegno emotivo e comprensione. Parlarne apertamente con loro ti permetterà di condividere i tuoi pensieri e di ricevere conforto.
Tieni presente che alcune persone potrebbero non capire appieno ciò che stai attraversando, cerca di cercare il sostegno di coloro che sono disposti ad ascoltarti e a offrire un aiuto sincero. I gruppi di supporto possono anche essere una risorsa preziosa. Condividere le tue esperienze con persone che vivono la stessa situazione può farti sentire meno solo e più compreso.
Ricorda che ogni persona è unica e le strategie che funzionano per qualcun altro potrebbero non funzionare per te. Sii paziente con te stesso e cerca di adattare queste linee guida alle tue esigenze personali. Sebbene il DAG possa sembrare opprimente, con il tempo e con l’aiuto adeguato, puoi imparare a gestire l’ansia in modo efficace e a vivere una vita soddisfacente.
Se l’ansia interferisce significativamente con la tua vita quotidiana, puoi cercare il supporto di uno Psicologo Psicoterapeuta specializzato nel trattamento del DAG. Con questo professionista puoi identificare ed elaborare le cause sottostanti dell’ansia e sviluppare strategie personalizzate per affrontarla in modo efficace.
Dott.ssa Giovanna Maria Nastasi Psicologo Psicoterapeuta