La depressione e gli attacchi di panico possono avere una relazione tra di loro, pur avendo origini e sintomatologie differenti. Se una persona soffre di attacchi di panico, la paura dell’ansia e del verificarsi di nuovi attacchi può creare uno stato depressivo.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la depressione è fra i disturbi più diffusi nel pianeta e diventerà una delle principali cause di mortalità nei prossimi anni. Rilevazioni aggiornate indicano che dal 10 al 15% della popolazione è colpita da depressione e che le donne ne soffrono il doppio rispetto agli uomini.
Depressione e ansia: quali sono i sintomi?
I sintomi della depressione.
Il perdurare di uno stato di abbattimento, di tristezza, di calo di vitalità. Ogni persona può avere momenti di sconforto, di solitudine, di tristezza nella vita quotidiana. Se questi sentimenti si protraggono per settimane o mesi possono indicare la presenza di una depressione.
Altri sintomi importanti sono il senso dell’inutilità del vivere, la chiusura in sé stessi, la riduzione di attenzione, concentrazione e memoria, l’incapacità di prendere decisioni, la tendenza a procrastinare gli impegni.
E poi, sensi di colpa, senso di inadeguatezza, atteggiamenti di rinuncia e preoccupazione.
Il benessere fisico viene alterato: si dorme male, ci si sente stanchi, si hanno difficoltà digestive e intestinali, sensazione di vuoto interiore, ci può essere calo del desiderio sessuale.
L’ansia è un’emozione protettiva per l’individuo, poiché in condizioni di pericolo la sensazione di paura e lo stato di allarme ci consentono di proteggerci dai rischi. La sopravvivenza stessa è a volte assicurata dalla reazione di paura verso un pericolo reale. L’ ansia diventa disturbo emotivo quando è eccessiva o non giustificata da pericoli reali.
I sintomi dell’ansia
Preoccupazione, tensione muscolare, sensazione di pericolo, paura, apprensione, difficoltà a respirare, tachicardia, sudorazione eccessiva, disturbi dell’attenzione e della memoria.
Si manifestano stati di tremore o di tachicardia, disturbi fisici legati al controllo di bisogni fisiologici, si va spesso in bagno. Oppure si avvertono dolori addominali, mal di testa, tensione muscolare, vertigini, disturbi del sonno.
Gli attacchi di ansia e gli attacchi di panico
Gli attacchi di panico e gli attacchi di ansia sono due condizioni psicologiche che spesso vengono considerate simili. In realtà, si differenziano per durata e intensità, poiché gli attacchi di ansia rappresentano una condizione meno grave e meno intensa rispetto agli attacchi di panico.
Durante le crisi di panico si manifestano sintomi che raggiungono l’acme in circa 8 minuti, con una intensità fortissima. Le persone sperimentano sensazione di soffocamento, palpitazioni, tachicardia, nausea, dolori addominali, fitte al petto, sensazione di svenimento e di perdita di controllo, depersonalizzazione (sentirsi staccati da se stessi), sensazione di irrealtà, brividi, formicolio, vampate di calore, paura di morire, paura di impazzire, blocco delle attività motorie.
Gli attacchi di panico si manifestano spesso verso i 25 anni (anche se le prime crisi si possono manifestare prima), appaiono improvvisi e si vive nella continua paura della loro comparsa.
Le persone che soffrono di crisi di panico, presentano caratteristiche di personalità di dipendenza e uno stile di repressione delle proprie emozioni.
Percepiscono un profondo senso di fragilità, causato da vissuti emotivi del passato, dalla realtà presente mal gestita, con difficoltà a farsi valere, e da una vulnerabilità genetica.
Gli attacchi di ansia sono caratterizzati da sintomi simili a quelli degli attacchi di panico, ma più leggeri.
Anche in questo caso i sintomi possono essere fisici: vertigini, tremore, tachicardia, sudorazione, nausea, brividi, asfissia, e cognitivi: la sensazione che l’ansia non se ne vada e di non riuscire a gestirla.
Attacchi di panico cosa fare?
È veramente importante intraprendere un percorso di psicoterapia.
Nel nostro Centro, innanzitutto lavoriamo per eliminare l’ansia e gli attacchi di panico che sconvolgono la vita della persona. Utilizziamo diverse tecniche terapeutiche, tra cui il rilassamento, la ristrutturazione delle convinzioni disfunzionali legate alle paure, la desensibilizzazione di situazioni temute, che provocano molta ansia. Così, la persona ricomincia ad affrontare le situazioni che prima evitava, come utilizzare l’automobile, altri mezzi di trasporto, andare al ristorante, nei centri commerciali, e tante altre.
Molto importante sarà poi elaborare vissuti negativi o traumatici, per eliminare il senso di fragilità del Sé.
È su queste basi che il terapeuta accompagna la persona con un percorso terapeutico personalizzato, che farà emergere risorse, capacità e comportamenti adeguati capaci di condurre alla soluzione del disturbo e al raggiungimento del benessere.
Gli attacchi di panico possono far insorgere depressione?
Gli attacchi di panico sono disturbi vissuti come esperienze terrificanti, sconvolgenti.
La persona che soffre di attacchi di panico sperimenta sintomi e paure talmente intense, che la possono facilmente portare a uno stato emotivo di scoraggiamento, abbattimento, sconforto, preoccupazione, tipici sintomi di depressione.
Se la persona affronta il disturbo di panico e comincia a sentire meno intense le proprie paure e i propri sintomi ecco che acquista fiducia nella possibilità di stare bene e i sintomi depressivi possono facilmente scomparire.
Se invece, come accade talvolta, non affronta il disturbo, i sintomi si aggravano sempre più, le paure aumentano, come pure le situazioni che evita. Nei casi più gravi può arrivare a lasciare il lavoro per paura di utilizzare un mezzo di trasporto, o per paura di avere un attacco di panico davanti ai colleghi, o per altre paure.
In queste situazioni, la sofferenza è talmente forte, la perdita di energie talmente grave, che i sintomi depressivi possono perdurare per settimane e mesi e può insorgere una depressione.
Dott.ssa Giovanna Maria Nastasi Psicologo Psicoterapeuta
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