La crisi nella coppia: sconfitta o opportunità?
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Negli ultimi anni una delle parole più usate dai media è certamente quella che esprime una condizione di vita che pervade la nostra esistenza: la “crisi”.
La crisi non riguarda solo il lavoro: c’è crisi di cultura, sensibilità, valori, relazioni: stiamo vivendo il periodo storico con la crisi più lunga. Neanche la “grande crisi” iniziata nel ’29 ha avuto una durata simile.
La crisi scuote ogni rapporto: anche i rapporti di coppia ne sono stati coinvolti.
Non si manifesta solo nelle coppie che all’inizio si incontrano e dopo poco tempo capiscono di non essere fatti l’uno per l’altra. Entrano in crisi coppie con situazioni consolidate, coppie diventate ormai famiglie, con figli e molti anni di convivenza felice.
Vi sono culture per le quali il concetto di “crisi” ha valenze diverse che nella nostra. Per i cinesi, ad esempio, l’ideogramma che identifica la crisi si compone di due significati: il primo significa “problema” il secondo “opportunità”. Dove c’è un problema c’è anche un’opportunità.
Crisi dal greco “krisis” significa scelta, decisione.
Nella nostra cultura e nel nostro modo di vivere, invece, la crisi è negatività, è sconfitta. “Essere in crisi” nella nostra cultura viene percepito come una caduta da cui è difficile rialzarsi. La coppia in crisi non riesce a percepire una visione della crisi come una medaglia con le due facce, una di problema e una di opportunità.
Affronterà la situazione in maniera unidirezionale e percepirà solo la parte negativa, quella distruttiva. Ecco perché è importante affrontare la crisi nella coppia con una visione più ampia, come un punto di partenza e non di arrivo.
La percezione di negatività della crisi produce nella coppia sfiducia, depressione, rancore e contribuisce a sviluppare altre emozioni forti che arrivano a bloccare la situazione, fino a spingerla, a volte, in un vicolo cieco senza via d’uscita. In questi casi può essere opportuno rivolgersi ad uno Psicologo Psicoterapeuta esperto in terapia di coppia.
Si può superare la crisi di coppia?
Dalla crisi di coppia si può uscire.
Con la terapia si può superare la crisi e ritrovare un nuovo equilibrio, una nuova armonia. Si possono ritrovare l’affettività, la comunicazione e l’attrazione iniziale.
Ritrovare e far crescere quei valori, o quei piccoli segnali che nel tempo si erano affievoliti generando malessere e allontanamento fisico e emotivo nei partner.
Si ricostruisce così un nuovo equilibrio su cui far rinascere la passione, l’amore, la comunicazione.
Oppure nel percorso terapeutico si arriva a prendere coscienza fino in fondo delle ragioni della crisi, e si può arrivare alla conclusione che sia irreversibile, o perché si è manifestata e affrontata troppo tardi, quando ormai non c’è più niente da fare, o perché i due partner non sono fatti l’uno per l’altra.
Tante sono le ragioni di una crisi di coppia. Un tradimento, interferenze di estranei (ad esempio i familiari), problemi lavorativi, difficoltà economiche. Oppure mancanza di comunicazione e di attenzione, un rapporto che si trascina senza più entusiasmo. O senza nessun progetto comune. Si può essere in crisi per l’educazione dei figli, per l’emergere di aspettative non corrisposte, e così via.
Superare la crisi di coppia da soli è possibile, ma non è facile: possono scattare meccanismi di negazione, si può arrivare a negare l’evidenza o ad accusarsi reciprocamente delle difficoltà, innescando un circolo vizioso che non consente di trovare vie d’ uscita.
Oppure può succedere che ci si chiuda in se stessi e non si riesca più a comunicare, con una sensazione di rassegnazione e sfiducia nelle proprie capacità.
Con l’aiuto dello psicoterapeuta la coppia esegue una vera “radiografia” dei sentimenti, delle emozioni e si approfondiscono le motivazioni profonde che hanno portato alle situazioni critiche. Si analizzano le difficoltà, e si comincia un percorso di cambiamento. Si impara a riconoscere i propri limiti, i propri errori, le proprie risorse.
Si ricomincia a comunicare e a contare su quegli elementi e quei valori che hanno creato l’attrazione iniziale. A ritrovare, se ci sono ancora, quegli aspetti emotivi, sentimentali, fisici e sessuali che hanno fatto incontrare due individui singoli e li hanno fatti diventare “coppia”. Se, invece, si comprende che l’amore, l’attrazione, e gli altri aspetti fondamentali della coppia non ci sono più, o non ci sono mai stati, se ne può acquisire coscienza senza sviluppare rancore o desiderio di vendetta.
La crisi può creare l’opportunità di comprendere cosa i due partner veramente vogliono, quali sono i loro bisogni per riprendere a vivere, per cercare e trovare un rapporto di coppia vero e appagante. Sia che rimangano all’interno del rapporto sia che decidano, di comune accordo, di chiuderlo e ricominciare, ognuno per proprio conto, una nuova vita.
Cambiare paese, imparare una nuova lingua, prendersi cura della figlia della compagna e affrontare L espatrio non è abbastanza per tenere in piedi la coppia. In soli 7 mesi ho visto come in parte le mie difficoltà di gestire situazioni a me nuove, gli stress e alcune priorità differenti, mi hanno fatto cadere, fatto rimuginare per mesi e hanno allontanato sempre più la mia compagna da me che ho seguito fin qui per amore. Oggi devo iniziare il trasloco; ho ripreso anche a fare terapia per lavorare su me stesso… E perso 8 mesi di vita, tempo , soldi e speranze di una nuova vita
Questo mondo è un posto crudele per davvero. Ho sofferto di problemi di matrimonio per 9 mesi senza sapere che la mia migliore amica è stata la causa principale del mio problema.
Trovo molto realistico questo articolo, i motivi di crisi sono sempre dietro l’angolo, legati al carattere, ai fattori esterni, a quanto ognuno di noi si porta dietro per la vita vissuta prima di incontrare il partner. Prendere coscienza di tutto questo e “lavorare” per rimuovere ciò che puo nuocere alla vita di coppia è importante: niente va sottovalutato. Si costruisce ogni giorno, mattoncino su mattoncino, insieme, per arrivare a dire, dopo 43 anni: la mia vita di coppia è più ricca, completa e appagante adesso rispetto a 43 anni fa!